Marzullann
Dal WEB:
Una storia d'amore, una passione estrema. Il racconto inizia nel 1950, a Lima, quando Ricardo il giovane peruviano scopre di essere innamorato di una niña mala che lo fa impazzire con il suo charme, ma gli dice sempre di no. Le loro strade si separano, Ricardo realizza molto presto il suo sogno: andare a vivere a Parigi. Ma la niña mala riappare anche qui, in una nuova versione: guerrigliera della MIR destinata all'addestramento a Cuba: sull'isola seduce un capo castrista, poi un diplomatico francese che la riporta con sé in Europa. Seduce poi un benestante inglese, per poi finire con un mafioso giapponese, che la devasta nel morale e nel fisico con ripetute, terribili violenze sessuali. Ogni volta Ricardo è lì a proteggerla. E ogni volta lei riprende la sua via di fuga.
PREMIO NOBEL per la LETTERATURA 2010: Negli ultimi due anni l'ambito riconoscimento ha illuminato la carriera di autori non molto conosciuti dal grande pubblico, mentre quest'anno la scelta ricaduta su Vargas Llosa senza dubbio premia l'ampio seguito e la grande notorietà che questi possiede in tutto il mondo. Stando a quanto scrive l'Accademia di Stoccolma, il Nobel è stato assegnato proprio allo scrittore 74enne "per la sua cartografia delle strutture del potere e la sua acuta immagine della resistenza, ribellione e sconfitta dell'individuo".
Da Il Sole24ORE: «È uno dei grandi autori di lingua spagnola, ha contribuito al boom della letteratura sudamericana negli anni 60 e 70, a partire da La città e i cani (Rizzoli 1986, Einaudi 1998), scritto quando aveva solo 25 anni - ha spiegato Peter Englund, del comitato dei Nobel, durante la conferenza stampa che si è tenuta alla Swdish Academy, a Stoccolma -. Vargas Llosa è stato una sorta di ragazzo prodigio. È un cantastorie che è riuscito a far evolvere il modo letterario di narrare le vicende. I suoi libri sono molto complessi, i dialoghi, in particolare, molto articolati». In oltre 30 romanzi, lavori teatrali e saggi Vargas Llosa racconta gli avvenimenti adottando differenti punti di vista, a volte anche separati nello spazio e nel tempo. «È sempre capace di fornire uno sguardo d'insieme - ha proseguito Englund -. I suoi libri tendono a quel concetto elusivo che va sotto il nome di romanzo totale».
«L'onda di creatività che si è diffusa in America Latina a partire dagli anni Sessanta e che ha trasformato la regione in un motore del cambiamento su scala globale deve molto a Mario Vargas Llosa, che è una delle figure centrali di questo rinascimento culturale», ha scritto l'anglista Georgia Brown, in una nota diffusa dal comitato dei Nobel. «Llosa è una figura controversa, un antagonista sia della destra sia della sinistra - prosegue Brown-. È sempre stato uno scrittore impegnato politicamente: ciò che dà consistenza alla sua posizione è la sua forte ostilità a qualunque autoritarismo, il suo impegno per la libertà e i diritti individuali che lo rende scettico verso tutte le identità collettive. Per Llosa, la letteratura dà al lettore un terzo occhio che gli consente di vedere ciò che manca o che non funziona nel mondo reale. Ci lascia un desiderio di impossibile».
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