In effetti, fin dalle prime pagine è come se partisse un film.
Il protagonista, Tony Pagoda, fa subito pensare a Toni Servillo, interprete perfetto degli eroi in bianco e nero di Sorrentino.
Luci ed ombre caratterizzano i personaggi e tutto lo scenario in cui si svolge la vicenda.
Il linguaggio è forte ma di grande resa e, forse, indispensabile addirittura in alcune situazioni.
Ci sta piacendo. Ne riparliamo più in là.
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1 Aprile '11
Terminata la lettura sono rimaste confermate in pieno le mie prime impressioni.Le recensioni di altri , che ho letto in giro per il Web, sono molto discordanti, perché effettivamente i personaggi di Paolo Sorrentino o si amano o si rigettano. Non ci sono mezze misure.
Eppure all’inizio del romanzo, Tony Pagoda, con estrema saggezza, esalta il pregio delle sfumature che, infatti, vanno colte nonostante il procedere di una narrazione schizzata, a volte surreale, su un personaggio parimenti schizzato e surreale pur, nel contempo, profondamente sagace e umano.
Eppure all’inizio del romanzo, Tony Pagoda, con estrema saggezza, esalta il pregio delle sfumature che, infatti, vanno colte nonostante il procedere di una narrazione schizzata, a volte surreale, su un personaggio parimenti schizzato e surreale pur, nel contempo, profondamente sagace e umano.
La storia, che inizia a cavallo tra il 1979 e il 1980, è raccontata dal protagonista in prima persona ed è un alternarsi di veri deliri insensati e di profonde grandi verità, a volte molto amare.
Partendo dai ricordi della sua gioventù a Napoli, va in giro oltre oceano, per infine ritrovarsi, a 76 anni, in un lungo tramonto romano a sognare i suoi genitori ed a pensare all’unica donna amata, Beatrice.
Quindi , anche se a volte farraginosa, la lettura scorre molto gradevole e simpatizzante con il Pagoda. E’ un bel libro comunque !
Quindi , anche se a volte farraginosa, la lettura scorre molto gradevole e simpatizzante con il Pagoda. E’ un bel libro comunque !
OKOKOKOK Marzullann
Ecco la storia riepilogata e recensita da una voce più autorevole tratta dal WEB:
Tony Pagoda è un cantante melodico con tanto passato alle spalle. La sua è stata la scena di un’Italia florida e sgangheratamente felice, fra Napoli, Capri, e il mondo. È stato tutto molto facile e tutto all’insegna del successo. Ha avuto il talento, i soldi, le donne. E inoltre ha incontrato personaggi straordinari e miserabili, maestri e compagni di strada. Da tutti ha saputo imparare e ora è come se una sfrenata, esuberante saggezza si sprigionasse da lui senza fatica. Ne ha per tutti e, come un Falstaff contemporaneo, svela con comica ebbrezza di cosa è fatta la sostanza degli uomini, di quelli che vincono e di quelli che perdono. Quando la vita comincia a complicarsi, quando la scena muta, Tony Pagoda sa che è venuto il tempo di cambiare. Una sterzata netta. Andarsene. Sparire. Cercare il silenzio. Fa una breve tournée in Brasile e decide di restarci, prima a Rio, poi a Manaus, coronato da una nuova libertà e ossessionato dagli scarafaggi. Ma per Tony Pagoda, picaro senza confini, non è finita. Dopo diciotto anni di umido esilio amazzonico qualcuno è pronto a firmare un assegno stratosferico perché torni in Italia. C’è ancora una vita che lo aspetta. "Paolo Sorrentino ha inventato Tony Pagoda, un eroe del nostro tempo, il più grande personaggio della letteratura italiana contemporanea." (Antonio D'Orrico)
5 commenti:
mi riservo il giudizio quando avremo finito di leggerlo. Per adesso ho qualche riserva. Le descrizioni così audaci e il linguaggio un pò decadente lo penalizza. Ma è successo altre volte che alla fine le mie considerazioni sono ribaltate dal finale.
Non è cosa semplice parlare di un libro scritto nel modo in cui Paolo Sorrentino ha scelto per farci conoscere la figura di Tony Pagoda, il protagonista e l'antagonista di questa strana storia.I concetti espressi a volte in maniera tragicamente comica, spesso sono difficili da interpretare e talvolta nei periodi lunghi più di mezza pagina ci si perde. Confesso che la lettura in gruppo e quindi l'ascolto ha sicuramente favorito l'interesse o forse la semplice curiosità di conoscere il finale. Molto probabilmente se il mio approccio fosse stato individuale, dopo qualche pagina avrei detto a me stessa, come disse il grande Totò : "DESISTI".OKOK
Non mi fa molta simpatia Tony Pagoda eppure è un grande.
E' un ribelle autentico, secondo me.
E' uno di quelli che, in qualsiasi momento della sua vita, sa immaginarne un'altra, sa proiettarne le immagini oltre l'angusto schermo della coscienza e, in un lampo, starci dentro, in un istante rendere quelle immagini concrete come un nero e vitalissimo brulichio di scarafaggi. Imprevedibile e scontato, emozionante ed irritante. Da leggere.
E'la storia di Tony Pagoda cantante neomelodico che descrive se stesso ,e il mondo intorno a lui in modo lucido e impietoso. Lo conosciamo cosi'ingenuo adolescente affamato di vita,adulto cinico e stremato da troppe esperienze.Esule volontario in Brasile e quindi"finalmente vecchio".Si alternano pagine di forte comicità a pagine di amare verità;è un libro difficile da leggere perchè difficile seguirne la trama:tante parole,tanti ricordi tante divagazioni e questa è una caratteristica non un difetto, secondo me.Mi è piaciuto... e tanto! Lo rileggerò!
è un libro pieno di contraddizioni e ci presenta un uomo della società attuale. Non mi è piaciuto tanto perchè le situazioni decadenti, scabrose, anche se spesso comiche, ma sempre con un sottofondo di tristezza non la rendono una lettura serena.
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